giovedì 23 giugno 2011

Lo sparo che mi ha quasi ucciso

Adam Dean, Pakistan 2007
Sabato scorso su questa pagina il Guardian ha presentato una serie di 17 foto accompagnate da altrettante didascalie.

Sono le storie di 17 fotografi di guerra alle prese con lo scatto che li ha più avvicinati alla morte.

Storie di rapimenti, esplosioni e morti, possibili soltanto grazie a persone che sentono di voler dire al mondo cosa sta succedendo. A tutti i costi.

"Non sono affatto interessato alle foto dei bang-bang militari. Voglio documentare come vive la gente in guerra." Tom Stoddart.

"Odio questo scatto. È la faccia peggiore dell'umanità. Mi chiedo sempre: perché faccio questo lavoro? E la risposta ogni volta è: per mostrare il lato peggiore e migliore dell'umanità." Alvaro Ybarra Zavala.

"Non ho potuto fare la storia. Ero l'unico testimone. È molto complicato." Eric Bouvet Chechnya.

martedì 14 giugno 2011

...e viaggiatori

Steve McCurry - Burma/Myanmar
E sempre oggi Steve McCurry aggiunge al suo blog una serie di foto che raccontano storie di viaggiatori che, come lui stesso dice, "sono vecchie come l'umanità".

I viaggiatori hanno portato con i loro libri, ed aggiungo con le proprie foto, i lettori delle loro storie nei propri viaggi: "from Homer to Dante,  Xuanzang , Marco Polo and Cervantes to Halliburton, to Kerouac, Durell, Theroux, Iyer, writers have taken their readers along on their travels, whether the journey is  fiction, non-fiction, or a combination of both."

E non riesco a trovare un miglior modo per chiudere il post se non con le parole di G. K. Chesterton:

"Il viaggiatore vede ciò che vede. Il turista vede ciò che è venuto a vedere"

Buon Viaggio

Migranti

Foto: Alberto Pizzoli/AFP/Getty Images
Oggi la scelta di The Big Picture ricade sul fenomeno dell'immigrazione, con alcune foto dell'Italia, e di Lampedusa in particolare.

Come si può vedere anche nella lunga carrellata di quasi 50 foto il fenomeno, ovviamente, è tutt'altro che italiano.

In tutto il mondo, da sempre, il fenomeno dell'immigrazione, più o meno clandestina, è una costante. Singole persone, gruppi o intere famiglie che forse, più che "alla ricerca" di qualcosa, sono "in fuga" da qualcosa.
Che sia guerra, miseria, un'opportunità di "fare fortuna", le cause che spingono migliaia di persone a rischiare la vita, e in certi casi a perderla, sono le più disparate.

Dietro alle immagini dei barconi che i telegiornali italiani ci sono migliaia di storie, di immigranti, di persone che li odiano, di persone che li ospitano. Comunque storie che varrebbe la pena raccontare come alcuni fotografi fanno.

venerdì 3 giugno 2011

Storie di uomini e paesaggi

John Stanmeyer - Volcano Gods
Per chi ancora non lo conoscesse consiglio vivamente di fare un salto sul sito del fotografo e co-fondatore dell'agenzia VII John Stanmeyer.

Il suo progetto "Volcano Gods", realizzato per il National Geographic, è solo un esempio della sua capacità di unire splendide foto "sociali" (come in altri suoi progetti sulla crisi del cibo, la malaria, ecc.) e antropologiche, a paesaggi mozzafiato.

Il suo campo d'azione si rivolge spesso verso l'oriente, come anche nel caso del servizio sulle malattie mentali realizzato per il TIME magazine.

Un altro grande fotografo che, tra l'altro, sfoggia un sito molto pulito e sobrio per poter ammirare le sue foto.