sabato 29 dicembre 2012

Tra India e capodanno

india
Visto che sono uno di poche parole (e sul web meno che mai) ho ritenuto che la cosa migliore fosse incollare qua sotto un estratto di una mail scritta al volo dal cellulare, legato alla maniglia per non perdere la connessione, mentre ancora mi trovavo a Delhi, in una viuzza di Pahar Ganj dove alloggiavo:


"Che dire,sono senza parole. Non ho incontrato un turista in tutto il giorno, 5 ore di immersione totale nel vecchio quartiere hindu e musulmano in un marasma stupendo. Ho visto lavorare l'oro, la carta, sono soffocato in mezzo a quintali di peperoncino, ho passeggiato in mezzo a posti che farebbero arricciare i capelli ai più e mangiato di tutto, sempre offerto dai proprietari dei banchi.

Non so nemmeno cosa potrei dire dell'accoglienza che ho ricevuto da chiunque mi abbia parlato se non che sono stato circondato tutto il tempo da sorrisi.

Ora veramente capisco chi dice che è stato rapito dall'India, non avrei mai pensato fino a questo punto. Sono rimasto davvero scioccato."

Detto questo non credo sia possibile parlare razionalmente di questo viaggio, ma una cosa è certa, l'India è una terra di contraddizioni che costringe a mettersi a nudo con se stessi ed il risultato può essere soltanto uno: si ama o si odia.

Purtroppo sono stato pochissimo tempo e mi rendo conto di non aver nemmeno scalfito gli infiniti aspetti di questo vero e proprio continente...toccherà tornarci a quanto pare!

Ed anche in vista di questo periodo ristretto ho preferito godermi il momento, con il risultato di non fare praticamente foto: alcune delle poche che ho fatto sono qui, alla galleria India su lucaderavignone.com.

Per tutto il resto sono sempre lieto di parlarne a voce.